E' stato assolto dall'accusa di corruzione attiva il dirigente di una società ticinese che opera nel settore energetico, alla sbarra a Ginevra. L'uomo era sospettato di aver versato una mazzetta di 180'000 franchi a un ex quadro dell'azienda parapubblica SIG (i servizi industriali cantonali) per "facilitare" alcuni contratti nell'eolico. La sentenza impone allo Stato un risarcimento di 80'000 franchi.
Le dichiarazioni dell'imputato, che ha sempre negato gli addebiti, sono state ritenute convincenti dalla corte: i 180'000 franchi sono stati versati per acquistare i diritti d'autore di un libro sull'energia eolica scritto dalla moglie dell'ex quadro, e non erano quindi destinati a quest'ultimo come ritenuto dall'accusa. L'importo sarebbe pure servito a risarcire la donna, che era peraltro impiegata dall'azienda ticinese, dopo che l'imprenditore era stato costretto a licenziarla su richiesta di SIG.
CSI/Red.MM/ATS