Le banche in attività in Ticino a fine 2015 erano 49, una in meno rispetto a inizio anno. Il numero degli effettivi (dati non ancora definitivi) impiegati dalle banche e dalle loro società partecipate ha registrato una diminuzione di 41 unità, attestandosi a 7'096. Negli ultimi 10 anni (2006-2015) l’occupazione di banche e società controllate è scesa in totale di 443 unità (-5.8%), rende noto l'Associazione bancaria ticinese in un comunicato.
Andamento degli affari nelle banche in Ticino, a Ginevra e Zurigo
I principali fattori che hanno influito sull’occupazione negli ultimi 10 anni sono l’innovazione tecnologica e dei processi di lavoro, la crisi finanziaria internazionale, le forti fluttuazioni borsistiche, le incertezze legate agli accordi fiscali internazionali e la pressione sul segreto bancario.
Negli ultimi 12 mesi due grandi eventi esterni hanno toccato da vicino la piazza finanziaria ticinese: la decisione della Banca nazionale svizzera di eliminare la soglia minima del cambio CHF/EUR e il programma italiano di riemersione dei capitali non dichiarati. Alla luce di tutti questi avvenimenti, affiancati da altri fattori destabilizzanti, ben si comprende quindi la prudenza espressa dai banchieri ticinesi sulle prospettive economiche.
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