Il progetto di aggregazione in Mesolcina non è defunto. Il cammino prosegue nonostante le defezioni che lo hanno in gran parte snaturato rispetto all’idea iniziale di giungere alla fusione di valle. I Municipi di Grono, Leggia e Verdabbio – preso atto della recente uscita dai giochi anche di Lostallo e Soazza- hanno deciso di proseguire da soli, forti delle decisioni favorevoli dei propri Legislativi.
"La fusione rimane una necessità" rileva il sindaco di Grono Samuele Censi confermando l’avvio del progetto a tre. I lavori di studio riprenderanno appena passata l’Epifania coinvolgendo gli Esecutivi e in seguito la popolazione. Prima delle feste è però già previsto un incontro con l’Ufficio cantonale dei comuni.
Sulla durata della gestazione nessuno si sbilancia. Da quanto appreso dalla RSI si vorrebbe riuscire a seguire l’esempio dei cinque comuni calanchini che hanno completato l’iter in pochi mesi. Non appare quindi azzardato immaginare che, in caso di adesione popolare, il nuovo Ente di media valle con circa 1'300 abitanti possa nascere a inizio 2016.
Diem