Ticino e Grigioni

Militari all’opera per il ponte provvisorio di Visletto

Trentacinque soldati impegnati nei lavori preparatori per la posa del manufatto sul fiume Maggia - L’opera lunga 60 metri è pensata per durare fino a due anni

  • 11 luglio, 19:39
  • 12 luglio, 09:05

Ponte provvisorio per uno o due anni

Il Quotidiano 11.07.2024, 19:00

  • Tipress
Di: QUOT/SDS/RSI Info

Sono 35 i militari in ferma continua, specializzati nell’utilizzo di mezzi da cantiere, che si aggiungono ai lavoratori delle imprese civili che stanno eseguendo i lavori preparatori per la posa del ponte di 60 metri a Visletto in Vallemaggia. Un manufatto provvisorio che si stima dovrà durare fino a due anni, in sostituzione del ponte, poco prima di Cevio, distrutto dalla piena della Maggia.

A spiegare sul posto alcuni aspetti del cantiere è il colonnello Sébastien Neuhaus, comandante del battaglione di intervento: “Il problema - dice - è che non c’era una strada, era una semplice riva. Da lunedì abbiamo dovuto costruire la strada per accedere al futuro ponte e anche costruire l’altra strada per accedere dall’altra parte del ponte”.

L’esercito è presente dove c’è bisogno, dice da parte sua il comandante della Divisione territoriale 3 Maurizio Dattrino: “Immediatamente, già domenica, quando è partito l’allarme avevamo subito i mezzi delle forze aere in volo e già il pomeriggio avevamo un distaccamento presente sul posto per valutare la fattibilità della costruzione del ponte”.

Anche il Cantone, questo giovedì, ha fatto il punto della situazione. Nei prossimi mesi si tratterà di ricevere le richieste per ristabilire le vie di comunicazione e altre opere di competenza cantonale. “In questo momento è ancora difficile definire quali saranno le opere da realizzare - dice il direttore del Dipartimento Istituzioni Norman Gobbi -. Finora abbiamo un credito che permette di coprire gli interventi di urgenza, come l’approvvigionamento e l’evacuazione nelle prime ore. Bisognerà calcolare nel futuro quali sono tutte le opere necessarie, dall’approvvigionamento idrico allo smaltimento delle acque, al ripristino delle strade. Abbiamo già dei crediti quadro, ma andrà definita l’ulteriore necessità”.

In Vallemaggia si lavora senza sosta, con un occhio al cielo. Quel cielo che venerdì imporrà uno stop forzato.

Valle Maggia, esercito al lavoro per il nuovo ponte

SEIDISERA 11.07.2024, 18:18

  • RSI
  • Sébastien Neuhaus
  • Maurizio Dattrino
  • Norman Gobbi

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