All’indomani della decisione del Consiglio comunale di Lugano di concedere il credito di 10 milioni di franchi per l’acquisto dello stabile Mizar di Molino Nuovo, per realizzare il polo per le scienze della vita, il mondo scientifico ed accademico ticinese esprime soddisfazione.
Il progetto di collaborazione pubblico-privato con il quale si punta a insediare attività di ricerca di alto livello nel cantone, al quale partecipa anche il Cardiocentro, non pare suscitare rivalità nei possibili diretti concorrenti. Il presidente dell’Istituto di ricerca in Biomedicina, Gabriele Gendotti, valuta con soddisfazione un nuovo polo tecnologico nel cantone.
“La ricerca, ha detto, è un elemento decisivo per la capacità di un paese di tenere il passo con i tempi e rivalità e competizione non servono. Si tratta, ha aggiunto, di trovare le giuste sinergie senza farsi la guerra tra Sopra e Sottoceneri”. L’operazione della Città di Lugano interessa da vicino anche l’Università della Svizzera italiana (USI), come ha confermato il rettore Boas Erez, che potrebbe attrarre tramite una vera e propria affiliazione altri importanti Istituti di ricerca.
CSI/sdr
Dal Quotidiano:
15.11.2016: Acquisto stabile Mizar