Ticino e Grigioni

Moesa, no di Rorè e Mesocco

I due comuni più grandi hanno bocciato lo statuto del nuovo ente regionale - Sì a Grono

  • 18 ottobre 2015, 17:03
  • 7 giugno 2023, 13:56
A dire no anche Roveredo che sarà sede della futura Regione unica con la Calanca

A dire no anche Roveredo che sarà sede della futura Regione unica con la Calanca

  • ©Ti-Press

La nuova Regione Moesa nascerà probabilmente il prossimo primo gennaio, ma non potrà contare sull'adesione entusiasta dei suoi due comuni più grandi. Anzi. Roveredo e Mesocco hanno entrambi chiaramente bocciato lo statuto sottoposto ai Legislativi degli 9 comuni della Mesolcina e dei 5 della Calanca. Statuto che a Grono è stato invece ampiamente approvato con 170 sì a fronte di 58 no.

A Mesocco a far prevalere il no (203 a 116, partecipazione del 36%) è stato il desiderio di mandare un segnale fortemente contrario alla centralizzazione a Roveredo anche dell’Ufficio esecuzioni. A Roveredo (410 no e 184 sì), invece, a pesare è stata soprattutto la contrarietà al sistema di rappresentanza dei comuni in seno al nuovo Ente. Il capoluogo della Bassa Mesolcina rischia di doverlo finanziare nella misura di circa il 40% ma di poterne influenzare in modo molto marginale le decisioni.

Nel Grigionitaliano a livello comunale si sono tenute anche le elezioni in Bregaglia dove c'era da completare la squadra municipale che la prossima legislatura affiancherà la sindaca confermata Anna Giacometti e la commissione della gestione. Nell'Esecutivo sono stati eletti: Fernando Giovanoli (il più votato con 400 preferenze), Rosita Fasciati, Ugo Maurizio, Emilio Giovannini, Gian Andrea Scartazzini e Bruno Pedroni. Non ce l'hanno quindi fatta né Gianluca Giovanoli né Gabriela Giacometti.

Fra una settimana a recarsi alle urne sarà invece Brusio.

Diem

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