Una serata di divertimento che si è trasformata in un "pandemonio", con caos, fuggi-fuggi e furti. È successo sabato alla discoteca Vanilla di Riazzino (vedi articoli correlati), dove era in programma il concerto del rapper italo-tunisino Ghali.
Le testimonianze di due giovani
Gemma, ai microfoni della RSI (ascolta l'audio allegato) ha raccontato che "erano le 2.30 quando l'artista ha iniziato a tossire dicendo «Basta, tutti fuori!». C'era un odore che faceva irritare gli occhi e non riuscivo a respirare, tutti hanno iniziato a spingersi, dopo circa 10 minuti sono riuscita a uscire. Fuori c'era gente che piangeva, tossiva e respirava male". "Ho avuto paura" le fa eco un'altra giovane. "Le uscite di sicurezza che alcuni hanno trovato erano chiuse a chiave o bloccate", ha raccontato invece Luca ai microfoni della RSI.
"Dire panico è un parolone"
Fabio Bassi, responsabile artistico, ha spiegato che "dire panico è un parolone, l'uso dello spray al pepe avviene, purtroppo, con una certa frequenza un po' in tutte le manifestazioni, anche a Carnevale, per esempio. La gente è stata fatta uscire e poi rientrare dopo l'emergenza".
Lo spettacolo è stato interrotto a causa dell'esplosione di una bomba o di una bomboletta di spray irritante e così, complice il caos e il panico, alcuni malintenzionati hanno scippato almeno tre giovani, fra i quali due minorenni.
La polizia comunale di Locarno è intervenuta insieme agli agenti della cantonale. Gli inquirenti, che stanno indagando, dovranno chiarire la presenza dei minori e il rispetto delle norme di sicurezza, oltre se l'uso dello spray irritante sia stato casuale o intenzionale e, in questo caso, se si è trattato di una bravata o di un espediente per derubare nella confusione.
CSI/px
Un servizio con altre testimonianze, inoltre, sarà in onda alle 19.00 su RSI LA1 al Quotidiano