Il Consiglio federale non ritiene necessario favorire l’integrazione dei musulmani con speciali iniziative. Secondo il Governo, l’appartenenza religiosa di questa comunità solo raramente crea dei conflitti.
Dopo la votazione sui minareti, alcuni deputati avevano sollecitato maggiori informazioni sulla presenza islamica in Svizzera: secondo un rapporto pubblicato oggi, nella Confederazione risiedono da 350'000 a 400'000 musulmani.
Circa un terzo sono svizzeri a tutti gli effetti. La maggior parte proviene da Turchia e dall'area balcanica. Solo il 15% frequenta moschee regolarmente.
Non una vera comunità, ma diverse
In base alle conclusioni della ricerca, non esiste nella Confederazione una vera e propria comunità islamica, “quanto piuttosto numerose comunità diverse, che si distinguono soprattutto per l’appartenenza etnico nazionale e linguistica”. Inoltre, è stato rilevato che per tanti musulmani l’appartenenza religiosa “non costituisce la caratteristica principale della loro identità”.
La lingua è un ostacolo per l’integrazione
Problemi seri o differenze di natura religiosa, scrive l'UFM, “si presentano solo eccezionalmente, di solito legati a una singola persona”. L'esperienza quotidiana mostra, inoltre, che ad ostacolare l'integrazione non sono questioni legate alla religione, bensì le barriere linguistiche e socioculturali. Ciò è particolarmente vero per i musulmani con passato migratorio.
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RG18.30 - Il servizio
RSI Info 08.05.2013, 20:18