In Ticino il numero di coloro che decidono di donare gli organi in caso di decesso continua ad essere sempre oltre la media nazionale. Lo conferma Paolo Merlani, primario del reparto cure intensive dell'Ospedale regionale di Lugano (Civico e Italiano), secondo il quale lo scorso anno sono state sette le persone che hanno fatto questa scelta.
"Solitamente da una una sola persona otteniamo mediamente 3,5 organi, con i quali riusciamo a salvare più vite", ricorda Merlani che aggiunge: "Purtroppo non riusciamo ad accontentare tutte le richieste e sono ancora molti i pazienti che perdono la vita nella Confederazione, quasi uno a settimana".
Paolo Merlani, primario del reparto cure intensive dell'Ospedale regionale di Lugano - Civico e Italiano, al microfono di Lino Bini
RSI Info 26.01.2015, 19:33
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Se la disponibilità dei ticinesi è particolarmente elevata è grazie in particolare al gran lavoro di sensibilizzazione fatto negli anni, aggiunge lo specialista che in merito ricorda: "Si tratta di un grande gesto, di un ultimo gesto altruistico che è possibile effettuare anche in età avanzata poiché, ad esempio, si possono espiantare e donare i polmoni fino a 80 anni e il fegato o i reni addirittura fino a 90".
Lino Bini
Un’App per i donatori
Per facilitare la donazione, soprattutto tra i giovani, è stata creata recentemente un’applicazione per smartphone. Quando una persona che ha scaricato l’App giunge al pronto soccorso, la sua tessera digitale appare automaticamente sullo schermo del telefono, fornendo importanti informazioni al personale medico. Secondo Swisstransplat questa applicazione dovrebbe permettere di migliorare la situazione in Svizzera, dove oltre 1’200 persone sono in attesa di un organo. La nuova tessera di donatore è ottenibile attraverso l'applicazione Echo 112.
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