Ticino e Grigioni

Niente tagli ai servizi (per ora)

Il direttore DFE Christian Vitta sul preventivo cantonale: "Equilibrio finanziario da ritrovare nel 2022" - "La permanenza del virus impedisce una rapida ripresa dell'attività economica"

  • 1 ottobre 2020, 15:22
  • 22 novembre, 18:27
02:23

L'intervista a Christian Vitta - TG 12.30 del 1 ottobre 2020

RSI Info 01.10.2020, 14:58

Di: B. Wezel/M. Ang. 

La pandemia pesa anche sui conti ticinesi. Giovedì mattina a Bellinzona è stato presentato un preventivo per il 2021 in profondo rosso. Un preventivo fortemente segnato dalla crisi sanitaria che abbiamo vissuto e che avrà conseguenze anche sugli aspetti economici e sociali, sui conti e sulle previsioni di budget del Cantone Ticino. È stata prevista una perdita di 230 milioni di franchi. La RSI ha intervistato il consigliere di Stato e direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE), Christian Vitta, a Bellinzona.

Christian Vitta, evidentemente lo Stato dovrà stare attento a spendere in futuro. Cosa significa questo per i cittadini? Significa che si vedranno diminuire i servizi che lo Stato offre loro?

"Con il preventivo 2021 non abbiamo previsto particolari interventi, quindi l'attività continuerà come l'abbiamo registrata nel passato. Dovremo adesso iniziare a pensare a elaborare il preventivo 2022, quello degli anni successivi, ed è lì che preoccupa il fatto che questo disavanzo permane nei conti dello Stato. È chiaro che il Canton Ticino non può continuare a registrare perdite che poi, se si accumulano, diventano un vero e proprio buco finanziario, difficilmente colmabile. Quindi adesso noi dobbiamo già proiettarci per il futuro e identificare un percorso da seguire per ritrovare un equilibrio finanziario".

Un altro aspetto è che le entrate, sia delle persone giuridiche sia delle persone fisiche, avranno una ripresa lenta, non c'è la data di ripartenza, questo peserà ulteriormente sulle finanze a disposizione del Cantone?

"Noi adesso stimiamo una crescita delle entrate nei prossimi anni sulla base dei dati che ci vengono dagli istituti di ricerca, quello che stiamo osservando è che non c'è una rapida ripresa dell'attività, anche perché questo virus permane a livello mondiale, quindi è un po' tutta l'attività a livello mondiale che è stata rallentata".

Questo è il lato anche più preoccupante per voi, perché è difficile fare previsioni.

"Sicuramente un dato preoccupante, che marca anche molta incertezza".

02:30

Preventivo in rosso per il Ticino

Telegiornale 01.10.2020, 14:30

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