Dovrà rimanere dietro le sbarre almeno fino al 1° settembre il 70enne che la notte del 16 giugno scorso, a Sementina, ferì la moglie con un coltello da cucina. Lo ha deciso il giudice dei provvedimenti coercitivi Maurizio Albisetti, accogliendo la richiesta del procuratore pubblico Nicola Respini.
L’imputato, attualmente agli arresti per tentato omicidio nella Clinica psichiatrica cantonale di Mendrisio, non ha fornito spiegazioni chiare sulle ragioni del suo gesto. Ha comunque dichiarato che l’intenzione non era quella di uccidere la donna.
La vittima – altro elemento emerso dall’inchiesta – fu colpita nel sonno, da tergo, mentre stava dormendo su un fianco. Nemmeno lei ha saputo indicare i motivi all’origine dell’aggressione. Per chiarire lo stato del 70enne al momento dei fatti Respini ordinerà ora una perizia psichiatrica.
Francesco Lepori