In un comunicato diffuso lunedì, l’Associazione per la difesa del servizio pubblico (SP) ha sottolineato il suo sostegno alla nuova Legge sulla radiotelevisione (LRTV) in votazione il 14 giugno e al diverso sistema di prelevamento del canone rispetto a quello attuale gestito dalla Billag.
Secondo l’associazione, proprio nell’ottica di salvaguardare al meglio il servizio pubblico è ormai necessario adeguare l’attuale modalità di prelievo del canone radiotelevisivo tenendo conto della diffusione a macchia d’olio dei nuovi mezzi di comunicazione (smartphone, tablet, computer) con i quali si seguono le trasmissioni.
Per l’associazione, presieduta da Diego Scacchi, la revisione favorisce i privati e le piccole o medie imprese, che non pagheranno il canone se la loro cifra d’affari è inferiore al mezzo milione di franchi. Inoltre, tale modifica darà modo alla SRG SSR di “continuare ad adempiere in modo solidale” al suo ruolo cardine di servizio pubblico, con prestazioni eque e adeguate per tutti, italofoni compresi.
EnCa