Nuovo ricorso contro la LIA, la legge sulle imprese artigianali che impone l’iscrizione all’albo per lavorare in Ticino. Ad inoltrarlo al Tribunale amministrativo cantonale, è una ditta familiare del Sopraceneri, convinta fra le altre cose –si legge giovedì, su LaRegione- che l’obbligo di iscrizione e le limitazioni avranno effetto solo per i ticinesi, in quanto i lavoratori d’Oltralpe ed esteri potranno appellarsi alla legge sul mercato interno e agli accordi di libera circolazione. Si tratta del terzo o quarto ricorso contro la LIA; l'albo è entrato in vigore all'inizio di ottobre, con già migliaia di iscritti, perlopiù ticinesi.
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