Sono presenti in Ticino "persone appartenenti a gruppi salafiti, sospettati di diffondere messaggi di odio in contrasto con la Costituzione federale o di reclutare futuri combattenti per l’IS o altre organizzazioni terroristiche". Lo ha comunicato il Consiglio di Stato, rispondendo all’interrogazione di Andrea Giudici che prendeva spunto dall’arresto del presunto reclutatore, dipendente della Argo 1, e dalle azioni di gruppi di predicazione in Svizzera tedesca.
E’ emerso, come riporta La Regione, che queste persone sono monitorate dalle forze dell’ordine. "Ciò non significa che la situazione sia pericolosa", ha detto il portavoce Renato Pizolli.
Rispetto a quanto emerso in altri cantoni, sottolinea il Consiglio di Stato, ad oggi non sono stati riscontrati problemi. Città e comuni, ha spiegato l’Esecutivo, avranno comunque un ruolo attivo anche nella segnalazione di questi casi e, grazie alla nuova legge sulle attività informative, il Consiglio federale avrà la possibilità di vietare attività per i seguaci di determinate organizzazioni che minacciano la sicurezza.
AnP