Svizzera

Imam stranieri ben controllati

Lo garantisce il Consiglio federale rispondendo a un'interpellanza del deputato Marco Romano

  • 1 settembre 2016, 14:11
  • 7 giugno 2023, 23:01
Predicatore e fedeli in preghiera

Predicatore e fedeli in preghiera

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La procedura di rilascio del permesso d'entrata in Svizzera per i predicatori wahabiti-salafiti, considerati dei fondamentalisti, prevede una serie di verifiche sufficienti per garantire la sicurezza. E' il tenore della risposta data dal Governo all'interpellanza del consigliere nazionale Marco Romano.

Nell'atto parlamentare presentato in giugno, il popolar-democratico ticinese sottolineava come vi siano prove documentate che fin dal 2010 questi imam siano stati invitati da centri islamici e moschee. Secondo il deputato, si tratta di persone che nei loro sermoni veicolano messaggi di odio, violenza e intolleranza.

L'Esecutivo federale replica però che l'attività di consulenza religiosa è considerata lucrativa e perciò sottoposta ad autorizzazione per rilasciare la quale è previsto il rispetto di tutte le disposizioni costituzionali e legali svizzere con tanto di verifiche, se se ne riscontrasse la necessità, da parte del Servizio delle attività informative. Autorizzazione che può essere revocata non appena vi fossero segnali di violazione delle norme.

ATS/dg

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