Si avvia alle fasi conclusive l'esercizio Odescalchi, la simulazione di un incidente ferroviario con la presenza di sostanze chimiche, che ha "trasformato" per tre giorni, a partire da domenica, la zona di confine tra Mendrisiotto e Comasco, con epicentro a Chiasso.
Nelle ultime ore, sono entrati in azione gli eserciti dei due paesi. Una collaborazione importante e una prima assoluta. Uno degli obiettivi dell'esercizio è stato simulare l’intesa tra autorità elvetiche e italiane, non solo civili, ma anche militari. "Tutto è andato molto bene. Tra militi non indossiamo la stessa uniforme ma parliamo lo stesso linguaggio", ha dichiarato il divisionario Marco Canthieni ai microfoni della RSI. "C'è stata qualche criticità, ma nulla di grave. Potranno essere risolte. L'importante è ripetere le esercitazioni almeno una volta all'anno".
Sul teatro della più grande esercitazione mai effettuata in Ticino, grazie anche alla collaborazione con le forze di soccorso e l'esercito italiano, oggi (martedì) si stanno ultimando i lavori di ripristino. "In particolare ci stiamo occupando dello sgombero delle macerie, della messa in sicurezza dei vari cantieri, della costruzione degli assi stradali che mancavano, quindi del nuovo ponte sulla Breggia, per collegare la Svizzera con l'Italia. E di garantire il supporto logistico", spiega ai microfoni della RSI Ryan Pedevilla, capo progetto dell'esercizio Odescalchi. "La fase di ripristino si completerà domani (mercoledì), con la resa delle bandiere dei battaglioni al Palapenz di Chiasso".
"Nel malaugurato caso di un'emergenza è di fondamentale importanza conoscere le persone, i partner di riferimento, sia per quanto riguarda l'intervento sia per quanto riguarda l'eventuale supporto prima, durante e dopo l'allarme - sottolinea Pedevilla -. Sotto questo aspetto possiamo dirci soddisfatti, anche se l'esercitazione non si è ancora ufficialmente conclusa. A partire da domani sera, a mente fredda, cominceremo a redigere un bilancio per lavorare sulle eventuali criticità".
Le prime ore di Odescalchi
In occasione dell'esercizio, lo ricordiamo, Ticino e Prefettura di Como hanno firmato, domenica, un accordo che definisce le modalità d'intervento in caso di emergenze (catastrofe naturale o umana) e garantire una rapida assistenza, reciproca e transfrontaliera.
All'esercitazione ha partecipato anche la RSI che, nell'ambito del mandato di servizio pubblico della SSR, ha realizzato il Canale di servizio Odescalchi, organo d’informazione ufficiale delle autorità, deputato ad assicurare un filo diretto con la popolazione in caso di crisi e/o allarme.
Red.MM/CSI/M.Ang.
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