Il Municipio di Biasca ha annunciato lunedì di aver impugnato la licenza edilizia rilasciata lo scorso 15 novembre dall’Ufficio federale dei trasporti (UFT) per la realizzazione delle nuove Officine delle FFS ad Arbedo-Castione. L’autorità comunale tiene tuttavia a sottolineare di non contestare i contenuti tecnici del progetto, i cui lavori potranno infatti iniziare, visto che il ricorso non ha effetto sospensivo.
L’opposizione, che Biasca ha presentato al Tribunale amministrativo federale (TAF), è tutta incentrata sulle misure di compensazione che comportano per il Comune una riduzione di ben 26’000 metri quadrati in zona industriale. La scelta delle FFS di realizzare il loro nuovo impianto industriale in una zona agricola ad Arbedo-Castione ha comportato un obbligo di compensazione: trasformare in aree agricole altri terreni a destinazione industriale. Operazione ottenuta grazie a un sedime di proprietà patriziale a Biasca.
Secondo l’esecutivo questa scelta ipotecherebbe lo sviluppo economico dell’intera regione, non solo del comune, già duramente colpita da importanti perdite di posti di lavoro. Con scomparsa di 26’000 metri quadrati pregiati nell’area che dal 2009 è inserita nel Piano direttore quale Polo di sviluppo economico, Biasca stima una perdita di circa 200-300 futuri posti di lavoro. “Le FFS devono trovare altrove i terreni da utilizzare quale compensazione”, sottolinea il Municipio.
Berna aiuta le FFS
Telegiornale 12.12.2023, 20:00