"In generale, i Giochi olimpici in Svizzera hanno vita difficile. C'è sempre qualche referendum o qualche Parlamento che blocca... non sarà facile neanche nei prossimi anni. Per quanto riguarda il Ticino, la vedo un po' difficile". Così Filippo Lombardi, presidente dell’Hockey club Ambrì Piotta a proposito della possibilità che la Confederazione ospiti prossimamente dei giochi olimpici invernali. L’ipotesi è al vaglio di Swiss Olympic, il comitato olimpico, che ha avviato uno studio di fattibilità per il 2030, il 2034 o il 2038.
Swiss Olympic vorrebbe distribuire le competizioni su tutto il territorio nazionale, proponendo un’Olimpiade itinerante. Sarebbe una prima assoluta: normalmente le competizioni si tengono in un’unica sede. Secondo il comitato olimpico il Paese è pronto alla sfida e disporrà di infrastrutture adatte entro la fine del decennio.
Alcune località sono già in predicato come sede di gare. Secondo il Blick, la Svizzera interna farebbe la parte del leone, con Vallese e Grigioni in primo piano. Un sito ticinese non è stato ancora individuato, ma l’eventualità è nell’aria.
Voci dalla Leventina
“Posso immaginarmi che qualche cosa di specialistico nello sci a Campra e nel freestyle ad Airolo possa aver luogo”, sostiene il presidente dell’Hockey Club Ambri Piotta Filippo Lombardi.
Vita dura invece per l’Hockey su ghiaccio, perché “le esigenze minime dei Campionati mondiali e dei Giochi olimpici non si possono soddisfare né ad Ambrì né a Lugano".
Poche chance, dice ancora Lombardi, anche per quanto riguarda il Curling o il pattinaggio di velocità che necessitano di altre strutture o di un altro tipo di ghiaccio.
La nuova Gottardo Arena a Ambrì Piotta
Una prospettiva bleniese
Poco più a est, in Valle di Blenio, c'è più ottimismo: il centro nordico di Campra potrebbe entrare in linea di conto per alcune discipline, anche se non è di certo l'unica struttura di questo tipo in Svizzera.
È fiduciosa la sindaca di Blenio Claudia Boschetti Straub: "Potrebbe essere decisamente un'ottima occasione per lanciare il Centro di Campra, che del resto ha già ospitato diverse competizioni a livello internazionale”. Bisogna però tenere conto delle possibili spese necessarie ad adeguare l'infrastruttura esistente. "Se occorrono investimenti particolari o strutture specifiche - spiega la sindaca - questo potrebbe metterci in difficoltà".
Una veduta aerea delle piste di sci di fondo presso il Centro Sci Nordico di Campra
Asso nella manica: le strutture per il freestyle ad Airolo
Di certo non occorrerebbero grandi lavori ad Airolo, in particolare per quanto riguarda le gare Freestyle di Moguls e Aerials. In questo campo la concorrenza in Svizzera sarebbe oltretutto pressoché nulla. Andrea Rinaldi, direttore delle gare internazionali di Freestyle presso la Federazione internazionale di sci (FIS), è particolarmente ottimista a riguardo.
"Le piste Moguls e Aerials di Airolo saranno in futuro le uniche due in Svizzera a rispettare l'omologazione FIS per le gare internazionali. Chiaramente qui si parla di omologazione in generale; non è mai stata presa in considerazione l'ipotesi di organizzare dei Campionati del mondo o tanto meno delle Olimpiadi, dove entrano in considerazione anche questioni logistiche".
Quali? Per esempio la necessità di arrivare con i mezzi direttamente agli impianti, una cosa impossibile a Pesciüm, dove le gare si terrebbero in quota. Ma da qui al 2030 le cose potrebbero cambiare. E la nuova tendenza ad organzizaare dei Giochi che siano anche ecologicamente "sostenibili" - conferma lo stesso Rinaldi - potrebbe portare il Comitato olimpico internazionale ad essere più flessibile. A tutto vantaggio del Ticino.