È stato approvato martedì pomeriggio dal Parlamento italiano il decreto fiscale annesso alla manovra di bilancio che offre una boccata d'ossigeno ai cittadini di Campione d'Italia e a tutti i creditori ticinesi, che per mesi hanno garantito servizi all'enclave senza essere pagati. Il provvedimento attribuisce all'enclave 5,5 milioni di euro, sufficienti per pagare tutti i debiti e che darebbero luce verde al Consiglio di Stato ticinese per sbloccare i quasi 4 milioni di franchi di ristorni dei frontalieri, al momento ancora trattenuti.
Francesco Quattrini, delegato cantonale per le relazioni esterne, ha confermato ai microfoni della RSI che "il Governo aveva detto chiaramente, ma anche pubblicamente il 26 giugno scorso che il saldo di 3,8 milioni che mancava all'appello sarà versato una volta che gli enti in questione avranno ricevuto dalle autorità italiane l'integralità della somma da loro dovuta, quindi dal momento che questi soldi saranno effettivamente versati ai creditori, il Consiglio di Stato potrà predisporre il pagamento del saldo dei ristorni".
Pagati i debiti, però, rimarrà ancora da sciogliere la prevista entrata di Campione d'Italia nello spazio doganale europeo. Francesco Quattrini, ha sottolineato l'urgenza di questa decisione, visto che il primo dell'anno, è proprio qui, dietro l'angolo: "Il problema è molto urgente, quello che posso dire e che le autorità competenti svizzere e italiane, stanno discutendo ed elaborando un testo di intesa che permetterà di definire un quadro giuridico che nell'urgenza permetta la continuazione di determinati servizi alla popolazione campionese".
Secondo nostre informazioni, questi primi accordi urgenti saranno firmati fra Berna e Roma, già entro la fine della settimana. Nel corso del prossimo anno poi andrà definito il quadro legale di ogni singolo provvedimento che andrà ulteriormente approfondito ed affinato