"È stato un continuo aumentare delle concentrazioni di ozono nell'aria essenzialmente tra la giornata di giovedì fino a ieri (lunedì) che abbiamo raggiunto i 200 microgrammi in diverse stazioni a sud delle Alpi". Si è espresso così ai microfoni della RSI Mirco Moser, capoufficio aria, clima ed energie rinnovabili del dipartimento del territorio ticinese.
I superamenti dei valori sono avvenuti anche oltralpe quindi - pur non essendo ancora ai livelli di allarme - la Conferenza nazionale dei capi servizi cantonali hanno diffuso martedì delle raccomandazioni alla popolazione. "Si tratta di un'informazione coordinata a livello svizzero che scatta quando si passa la soglia dei 180 microgrammi al metro cubo, perché le persone piu sensibili (bambini piccoli, donne incinta e anziani) potrebbero avere avvertire le prime difficoltà", ha precisato Moser. A queste categorie a rischio si consiglia di evitare gli sforzi fisici, soprattutto nelle ore più calde.
Le condizioni, considerando che si è solo a fine maggio, possono - come spiega Moser - mutare a breve: "Basterebbero delle belle giornate calde con temporali serali per attenuare la pressione dal punto di vista dell'ozono, anche perché è proprio verso sera che le concentrazioni aumentano".
Stando poi al bollettino dell'Osservatorio ambientale della Svizzera italiana, relativo alla giornata di martedì, i tassi di inquinamento in tutti i Comuni monitorati risultano essere al di fuori dei parametri di legge (fissati a un massimo di 120 microgrammi). Lugano (190) e Bioggio (198) registrano valori più alti di Mendrisio (181) e Chiasso (174).
CSI/Red.MM
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