Spunta il nome di una donna in casa PPD per le elezioni al Consiglio di Stato: è quello dell’ultima direttrice del Giornale del Popolo Alessandra Zumthor. In calo invece le quotazioni di Fabio Bacchetta Cattori. La scelta definitiva per la lista al Consiglio di Stato è attesa per la settimana prossima.
La data del sette aprile è ormai dietro l'angolo... in casa PS le carte sono state svelate, in quella PLR il sipario si alzerà sabato. In casa PPD invece è ancora tempo di commissione cerca. Perché ieri sera - in agenda quella che doveva essere la riunione della scelta definitiva - è arrivato l'ultimo fatidico sì... l'ex direttrice del Giornale del Popolo Alessandra Zumthor si è infatti detta disponibile ad entrare nella cinquina azzurra, come anticipato da LaRegione.
Una candidatura femminile che piace all'interno della commissione cerca, un volto che per molti è sinonimo di rinnovamento. E lo stesso si può dire del direttore di Ticino Turismo Elia Frapolli che potrebbe essere il candidato per tutto il Cantone, e non solo del Bellinzonese. Anche se per il momento all'interno del Consiglio di Amministrazione dell'agenzia turistica di comunicazioni ufficiali o ufficiose non ce ne sono state.
Nomi che andrebbero ad affiancarsi a quello dell'uscente Paolo Beltraminelli. A completare la cinquina il sindaco di Riviera e deputato Raffaele de Rosa e l'economista Michele Rossi, ora luganese ma figlio dell'ex sindaco di Mendrisio.
A sud del Ponte Diga però questi cinque nomi qualche mal di pancia lo hanno creato, perché per alcuni Rossi non sarebbe abbastanza momò. Ed ecco allora che torna a farsi largo il nome del capogruppo Maurizio Agustoni. Resta da capire a scapito di chi. Dal canto suo il presidente Fiorenzò Dadò ha sciolto le riserve decidendo di non scendere in campo.
In tutto ciò si allontanerebbe la presenza di un candidato del Locarnese, Fabio Bacchetta Cattori che anche oggi conferma la sua disponibilità, non sarebbe più in corsa. Ma visto che quattro anni fa i candidati della regione erano due, questa volta l'assenza potrebbe non essere un problema.
Nomi insomma non mancano in casa PPD ma qualcuno avrebbe fatto notare alla commissione cerca che sarebbe tempo di chiudere il cerchio.
Quotidiano/Red.MM