Nei primi sei mesi del 2015 è calato il numero di “padroncini” attivi in Ticino, ma a differenza del passato ora restano operativi per un arco di tempo maggiore. Come riferisce lunedì il Giornale del Popolo, se i prestatori di servizi indipendenti sono in leggero calo, continua invece la crescita dei lavoratori distaccati.
Nel primo semestre di quest’anno l'Ufficio cantonale di statistica segnala che sulle 14'930 persone notificate, i distaccati sono saliti del 6% (5'941), mentre i padroncini hanno registrato un calo di oltre trecento unità, da 3'076 a 2'755.
Tale situazione porta a valutare in 2'431 i posti di lavoro perduti dall’economia locale a seguito di tali presenze, che pur essendo in diminuzione rimangono un valore comunque importante che sottolinea come “le 62 misure poste in atto dal Governo ticinese per contrastare questa tendenza non stiano dando i frutti sperati", anche perché i padroncini - nonostante la diminuzione numerica - hanno visto aumentare le loro giornate di permanenza dalle 44'571 del 2014 a 46'685 al 30 giugno 2015.
EnCa