Tra i nomi ticinesi che figurano nei Panama Papers - fra gli intermediari di Lugano - c'è anche quello dell'avvocato Battista Ghiggia. "In tutte le piazze offshore - ci spiega l'ex candidato agli Stati della Lega- si sono utilizzate e si utilizzano strutture di questo genere. Hanno avuto un notevole incremento all'inizio degli anni 2000 con l'introduzione dell'euro-ritenuta. Adesso, con la diminuzione della piazza offshore svizzera e la caduta del segreto bancario per i cittadini stranieri, sono società che hanno perso moltissimo appeal".
"Dal punto di vita del diritto svizzero era perfettamente legale. Dal quello del diritto straniero, dipende da come si comportava il cittadino straniero con la sua autorità fiscale", ammette Ghiggia.
"Lugano ha avuto un'industria offshore importantissima, che ha fatto la fortuna della piazza finanziaria e di tutto l'indotto generato, quindi banche, fiduciarie, finanziarie, studi legali d'affari, ma anche quello che c'è attorno, come la gastronomia ed il lusso. I ristoranti erano pieni e l'occupazione nelle banche sempre in crescita", prosegue l'avvocato di Comano. "Da 4-5 anni a questa parte si vedono invece le conseguenze dell'azzeramento dell'offshore di Lugano", conclude.
Joe Pieracci
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