Testare, testare, testare. È questo il motto della strategia che da settimane segue il Canton Grigioni. Gli esempi più recenti: i focolai negli hotel a St. Moritz e nella scuola di Arosa, in cui tramite test a tappeto sono stati identificati diversi casi positivi. Da questa settimana la strategia compie un ulteriore passo, testando anche i lavoratori di numerose imprese. È il caso per esempio del centro per l'artigianato Weber, con 140 dipendenti e sede a Coira. Gli impiegati fanno un test salivare a casa e poi lo portano al lavoro: "Abbiamo sempre comunicato ai nostri collaboratori che si faceva su base volontaria", afferma il direttore Oliver Hohl, e la partecipazione è molto alta. "Davvero una buona idea, soprattutto per noi venditori sempre a contatto con i clienti", afferma per esempio Carlo Soler.
L’obiettivo sarebbe quello di testare ogni settimana 20'000 persone. Finora oltre alla ditta Weber si sono annunciate altre 300 imprese che danno lavoro a 17'000 impiegati. La sfida logistica però è importante, come conferma il capo dello stato maggiore di condotta Martin Bühler. Il cantone ha stretto accordi con partner come la Ferrovia retica, AutoPostale e la Posta.