Ticino e Grigioni

Partorire a casa per paura del virus

L’epidemia di Covid-19 ha spinto molte coppie a decidere di fare nascere il proprio figlio nelle mura domestiche

  • 25 marzo 2020, 19:42
  • 22 novembre, 19:40
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CSI 18.00 del 25.03.2020: il servizio di Fracesca Calcagno

RSI Info 25.03.2020, 19:27

  • Pixabay
Di: CSI/PSo 

Il coronavirus sta avendo delle ripercussioni anche sui parti. Sono sempre più numerose le donne in dolce attesa che preferiscono non partorire all’ospedale per paura di essere infettate dal Covid-19, o che chiedono perlomeno di rientrare nelle mura domestiche il prima possibile.

In questo periodo, le levatrici di Casa maternità e nascita “lediecilune” di Lugano sono molto più sollecitate del solito, sia per organizzare le nascite a domicilio che per assistere i neogenitori che decidono di accorciare al massimo la permanenza in ospedale dopo il parto.

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CSI 18.00 del 25.03.2020 Diventare genitori ai tempi del coronavirus: le testimonianze raccolte da Daniela Giannini

RSI Info 25.03.2020, 19:41

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Tuttavia, la società ticinese di ginecologia e ostetricia sottolinea che negli ospedali sono state adottate delle rigide misure per impedire i contagi nei reparti di maternità.

Oltre a ciò, va ricordato che, secondo gli esperti, le donne incinta non rientrano nella categoria di persone a rischio e attualmente non esistono casi comprovati di trasmissione del coronavirus da madre incinta a figlio.

Una difficoltà evidente per i neogenitori riguarda però il protocollo adottato nei nosocomi ticinesi, che sebbene permetta ai padri di assistere al parto, solo se in buono stato di salute, impedisce a qualsiasi paziente ricoverato, quindi anche alle neomamme, di ricevere visite.

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