Sono tornati a piede libero i due uomini arrestati per il traffico di clandestini emerso il 13 marzo scorso, quando a Ponte Tresa gli inquirenti fermarono un minibus con 11 operai albanesi a bordo. Oggi (giovedì) la procuratrice pubblica Marisa Alfier ha disposto la scarcerazione del conducente del furgone (un cittadino serbo) e del titolare del veicolo (di nazionalità bosniaca), finito in manette successivamente.
I due, difesi da Didier Lelais e Laura Rigato, ammettono di avere effettuato un paio di trasferte. Entrambi sostengono però che il precedente andirivieni dal Ticino ai Balcani fosse legato unicamente a un commercio di auto usate.
L'inchiesta – ricordiamo – è legata a quella sui permessi falsi. Grazie alle dichiarazioni di uno degli operai si è risaliti infatti ad altre due persone, un 40enne della Riviera e un 63enne del Bellinzonese, a casa del quale la polizia ha trovato appunto dei permessi fasulli.
Francesco Lepori
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