"Frontalieri, la settimana prossima riceverete un questionario promosso dalla Società di navigazione del Lago di Lugano, che sta valutando di offrire un servizio di collegamento diretto (...) verso Lugano (...)": la notizia è contenuta in un post pubblicato su Facebook giovedì sera dall'assessore di Porto Ceresio Marco Prestifilippo. Frontalieri al lavoro in battello sul Ceresio, dunque?
Il progetto non esiste ancora, precisa da noi contattata la SNL: "vogliamo dare un contributo alla riduzione del traffico sulle strade, ma siamo appena alla fase di studio preliminare". Non solo con Porto Ceresio ma anche con il comune (svizzero) di Brusino Arsizio. Altri Municipi rivieraschi verranno coinvolti prossimamente. Non ci si vuole rivolgere solo ai frontalieri, quindi, ma ai pendolari più in generale. Ci sono stati degli incontri, ma prima di tracciare i contorni dell'operazione, che dovrà essere concorrenziale con la strada in termini economici e di tempo di percorrenza, bisogna verificare se esiste un interesse da parte dei potenziali utenti. A questo servono i questionari.
La parte italiana sembra crederci: "Anche alla luce della tassa in vigore dal 1° agosto, ci stiamo impegnando per la mobilità sostenibile, abbiamo trovato un interlocutore credibile e dobbiamo capire ora in che direzione andare", ci ha detto la sindaca di Porto Ceresio Jenny Santi. Si vuole soprattutto evitare il flop dell'aliscafo per frontalieri sul Verbano, abbandonato dopo soli cinque giorni di servizio.
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