Il Consiglio di Stato ticinese e la commissione parlamentare della Gestione hanno raggiunto martedì un accordo sul perito che dovrà far luce sullo scandalo dei “permessi falsi” in Ticino. Il nome dell'esperto, chiamato ad esaminare le procedure all'interno dell'ufficio della migrazione, è l'ex presidente del TRAM Lorenzo Anastasi.
La riunione di questa mattina era prevista soprattutto per discutere di tagli al preventivo, ovvero quei 20 milioni di risparmi in più chiesti dal Parlamento al Governo. Il tema è stato affrontato, ma i dettagli di questa nuova manovra verranno presentati solo tra qualche settimana. A tenere banco, come detto, sono stati invece i temi caldi delle ultime settimane. Esecutivo e rappresentanti del Legislativo erano infatti in disaccordo su alcuni aspetti legati all'affaire "permessi falsi". Primo fra tutti la scelta delle persone incaricate di eseguire l'audit all'ufficio della migrazione.
L'intesa raggiunta sembra soddisfare tutte le parti in causa. Per fare ciò si è rinunciato a proporre uno dei due nomi rimasti, ovvero quello di Pierluigi Pasi. Guido Corti si era nel frattempo ritirato. Alla luce di questo scenario, si è optato per un nuovo esperto sul quale, come detto, si attende ora l'ufficialità.
Le parti si sono trovate d'accordo anche su altri due aspetti: la riorganizzazione della sezione della popolazione, che verrà rinviata di qualche mese, e il controllo cantonale delle finanze, che sarà l'interlocutore unico del Parlamento.
CSI/joe.p.
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