Antonio Perugini è in pole position per la guida del Ministero pubblico ticinese succedendo a John Noseda che il 30 giugno 2018 si ritirerà per raggiunti limiti d'età. La commissione d'esperti ha concluso il proprio esame delle candidature dei quattro aspiranti ancora in corsa (l'ex sindaco di Bellinzona Brenno Martignoni si è nel frattempo ritirato ritirato) e la scorsa settimana ha trasmesso il suo rapporto all’indirizzo del Gran Consiglio. Tutti e quattro (lo stesso Antonio Perugini, Andrea Pagani, Moreno Capella ed Emanuele Stauffer) sono stati ritenuti atti ad assumere la funzione. Tra di loro, come anticipato sul suo sito dalla Regione, uno viene però indicato come "particolarmente idoneo": si tratta del 63enne di Arbedo, attuale sostituto procuratore generale, in magistratura da 27 anni.
L'ultima parola spetterà al Parlamento che sarà chiamato a pronunciarsi sul parere. Da quanto appreso dalla RSI, la commissione lo ha formulato senza tenere in considerazione la valutazione esterna dell’Istituto di psicologia applicata della ZHAW di Zurigo incaricato di svolgere l'assessment. La Commissione di esperti, infatti, sentendosi forse delegittimata, non aveva mai nascosto lo scarso entusiasmo sulla scelta di un esame esterno voluta dall’Ufficio presidenziale del Gran Consiglio. L’esito di questa valutazione è stata messa a disposizione dei deputati separatamente dall’esito dell’esame della commissione.
La decisione degli esperti sicuramente farà discutere: un po’ per il costo della valutazione esterna non preso in considerazione (28'000 franchi), un po’ per quanto emerge da questa valutazione esterna che pare distanziarsi dal giudizio della commissione.
Diem/Quot