Mauro Antonini saluta positivamente la proposta del consigliere federale Ueli Maurer di mettere a disposizione delle guardie di confine cinquanta militari professionisti, che potrebbero essere dispiegati prevalentemente a sud delle Alpi.
"Da tempo si parla un possibile ricorso all’esercito per dar man forte a chi è impegnato nel controllo delle frontiere, sempre più sollecitate dalla pressione migratoria", ricorda di microfoni della RSI il comandante delle guardie di confine ticinesi regione IV, che in merito aggiunge: "Stimo che in Ticino possano giungere, Consiglio federale e Parlamento permettendo, una cinquantina di uomini, una quindicina dei quali a disposizione quotidianamente del nostro corpo".
"Abbiamo già individuato alcuni settori nei quali impiegare queste ulteriori forze. Penso, in particolare, al un loro utilizzo nelle attività logistiche o nei compiti di sicurezza alla stazione di Chiasso", aggiunge ancora Antonini, che sulla questione ricorda: "Non è la prima volta che la polizia militare giunge in Ticino per darci man forte. Una situazione simile si era già verificata durante la guerra nei Balcani negli anni '90".
CSI/bin
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