Il Consiglio di Stato ticinese ha scritto a Berna per chiedere di fare pressioni sull'Italia affinché almeno una parte dei ristorni dell'imposta alla fonte dei frontalieri venga utilizzata a beneficio del canton Ticino, in particolare nell’ambito della mobilità.
Una lettera in tal senso è stata infatti inviata la scorsa settimana al consigliere federale Ueli Maurer, in concomitanza con il versamento a Roma dei ristorni per il 2015, per un ammontare di oltre 70 milioni di franchi.
“Oltre al pagamento, il Governo ci teneva a sottolineare la necessità di utilizzare questi soldi anche per opere di interesse transfrontaliero”, ha dichiarato ai nostri microfoni il presidente del Governo Paolo Beltraminelli.
Le reazioni
“Quando è stato necessario i comuni di frontiera hanno sempre utilizzato parte di queste risorse anche per questi scopi. Il comune di Lavena Ponte Tresa, per esempio, si è impegnato con la mia amministrazione a risolvere il problema degli scarichi a lago”, questa la reazione di Massimo Mastromarino, sindaco di Lavena Ponte Tresa e presidente dell’Associazione dei comuni di frontiera.
“Io inizierò già da quest’anno a utilizzare parte delle risorse a bilancio che indirettamente arrivano anche dai fondi dei ristorni dei frontalieri per fare un intervento di questo tipo”, ha aggiunto.
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