È stato rilasciato anche il 53enne bernese, fermato ieri, giovedì, con Lisa Bosia Mirra, poiché sospettato di aver favorito l'entrata illegale di stranieri nella Confederazione. Lo rende noto il Ministero pubblico stando al quale l'uomo rimane comunque indagato.
Durante un controllo, le guardie di confine avevano fermato poco dopo il valico di San Pietro di Stabio la deputata socialista in Gran Consiglio alla guida di un auto e l'uomo, che al volante del suo furgone stava trasportando quattro migranti africani minorenni.
La parlamentare ticinese, pur restando indagata, era rientrata al suo domicilio già giovedì sera, dopo essere stata interrogata. L'inchiesta, tutt'ora in corso, è coordinata dalla procuratrice Margherita Lanzillo. Compito degli inquirenti sarà, tra l'altro, quello di stabilire quante volte siano stati compiuti questi tipi di viaggi.
All'indomani del rilascio della Bosia Mirra, si sono espressi sulla questione i capigruppo dei partiti ticinesi: tutti concordi sul fatto che la legge vada rispettata e che sia un caso delicato che lascia spazio ai dubbi, più deciso Alex Farinelli, il quale ha dichiarato che se le accuse venissero confermate riterrebbe opportune le dimissioni della parlamentare.
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