Su quel tratto di autostrada c'è un problema di segnaletica. Lo sostiene il Touring Club Svizzero, riferendosi al tratto della A2 dove — ieri, martedì, all'altezza di Quinto — una famiglia tedesca di quattro persone che rientrava dalle vacanze a Otterberg nella regione della Renania-Palatinato (vedi articoli correlati) è rimasta uccisa in un gravissimo incidente. L'accusa all'USTRA, insomma, è pesante. Lo stesso Ufficio federale delle strade, da noi contattato, ha fatto sapere che non saranno rilasciate dichiarazioni prima della fine dell'inchiesta.
Renato Gazzola, portavoce dell'organizzazione, ha detto ai microfoni della RSI che "in quei punti dove si stabilisce che la formazione di colonne è abbastanza frequente, andrebbero installati pannelli indicatori fissi, anche se l'uso della segnaletica mobile in casi specifici è una soluzione da prendere in considerazione".
Un camionista 50enne italiano, per cause che non sono chiare (potrebbe trattarsi di un colpo di sonno, un malore, una distrazione o un'avaria ai freni) con un mezzo da 40 tonnellate si è schiantato contro la colonna di veicoli fermi davanti al semaforo per il dosaggio nella Galleria del San Gottardo, schiacciando la vettura con a bordo le quattro persone contro un camion carico di massi di granito.
Rimangono intanto gravissime le condizioni del camionista che ha provocato l'incidente. Il fatto assume contorni ancora più inquetanti, poi, se si pensa che lo scorso maggio 500 metri più a sud c'è stato un incidente molto simile: allora le vittime erano state due donne israeliane.
CSI/px
Dal Quotidiano:
27.07.2016: Quinto, il giorno dopo