Ticino e Grigioni

Quando l'autocivetta fa cilecca

Un ticinese è stato scagionato dall'accusa di grave infrazione stradale. Errate le misurazioni del radar della polizia

  • 22.10.2016, 10:48
  • 08.06.2023, 00:27
L'autista non era così vicino al veicolo che lo precedeva come sembrava

L'autista non era così vicino al veicolo che lo precedeva come sembrava

  • ©Ti-Press

Storia a lieto fine per un automobilista ticinese accusato di grave infrazione alla legge sulla circolazione stradale, che è stato scagionato. Il motivo? Sono risultate sbagliate le misurazioni della polizia. L'imputato era stato fermato nel 2015 sull'A2 per non aver mantenuto la necessaria distanza di sicurezza da un veicolo che lo precedeva. La pretura penale di Bellinzona, come riporta il Corriere del Ticino, aveva condannato il conducente alla pena pecuniaria di 20 aliquote giornaliere di 140 franchi (2'800 franchi totali) sospesa condizionalmente per due anni, alla multa aggiuntiva di 600 franchi e al pagamento delle tasse e delle spese giudiziare per 950 franchi.

A risultare determinanti in appello sono state le misurazioni errate del radar posto sul veicolo della polizia. Sì perché per dimostrare la distanza tra i due veicoli gli agenti avevano fatto valere dei fotogrammi ricavati dal video dell'autocivetta. I giudici hanno però valutato che l'"effetto teleobiettivo genera uno schiacciamento dei piani", compromettendo l'affidabilità delle misurazioni.

CaL

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