È di quattro anni e sei mesi di detenzione la pena inflitta all’autore dell’accoltellamento di Vezia, un 40enne italiano che il 23 giugno dello scorso anno minacciò la compagna e accoltellò un amico.
Una lama puntata minacciosamente alla gola della sua compagna e tre coltellate sferrate alla schiena del suo vicino di casa, compagno quel pomeriggio di una notevole sbornia. Il 40enne è stato giudicato colpevole di tentato omicidio per dolo eventuale. Nel corso dei mesi ha fornito versioni discordanti, ma la ricostruzione dei fatti non lascia dubbi sulla natura di un’azione violenta messa in atto, citiamo, per futili motivi: la gelosia e una rabbia incontrollabile.
Solo il caso ha evitato il morto, a detta della corte, vista l’escalation di degrado, tra alcol e furore, che il 23 giugno dello scorso anno travolse il 40enne. Litigò con la compagna, la minacciò, le impedì di allontanarsi, e in un secondo momento infierì sull’amico che era intervenuto nella speranza di calmare il 40enne. In entrambi i casi espose la vita altrui ad un forte rischio, ha detto la procuratrice Valentina Tuoni chiedendo la conferma dell’atto d’accusa. L’avvocato della difesa Fabio Creazzo ha chiesto invece il proscioglimento del suo assistito dall’accusa di tentato omicidio intenzionale.
Amos Pagnamenta ne ha ordinato la sospensione per consentire un trattamento stazionario in un struttura idonea. Anche perché, ha detto il giudice, il rischio di recidiva è grave. Seguirà l’espulsione dalla Svizzera per 7 anni.