Aveva atterrato con un pugno quello che considerava il suo rivale in amore e poi lo aveva preso a calci in testa. Un 24enne della Leventina è stato condannato, mercoledì pomeriggio alle Assise criminali di Bellinzona, a 3 anni di carcere, di cui 6 mesi da espiare, perché riconosciuto colpevole di tentato omicidio intenzionale.
I fatti risalgono al carnevale Rabadan del 2014. Il giovane, allora 21enne, che era stato lasciato due settimane prima della manifestazione dalla sua ragazza. All'interno di una delle tendina ha trovato la sua ex abbracciata a quello che sarebbe, poco dopo, diventato la sua vittima. Accecato dalla gelosia, infatti, si è avventato su di lui sferrandogli un pugno al volto. Il malcapitato, crollato a terra senza sensi, è stato raggiunto alla testa dai calci del suo aggressore che ha colpito anche la ragazza mentre tentava di fare da scudo con il suo corpo per difendere l'amico.
Il rappreserntante legale delle due vittime non ha mancato di stigmatizzare come il caso sia stato sottovalutato dalla polizia che lo ha rilasciato poco dopo e che disse ai genitori delle vittime che per far qualcosa era necessaria una querela di parte.Per la corte presieduta dalla giudice Rosa Itema l'agire del ragazzo è stato molto grave. Un'aggressione che ancora oggi ha delle conseguenze psicologiche e fisiche sulle due vittime.
Ad attenuare la pena il sincero pentimento, mostrato da subito, riconosciuto anche dall'accusa, e il percorso psicoterapeutico intrapreso con successo dal giovane per imparare a gestire la rabbia.
CSI/MABO