L'impossibilità di segnalare i radar mobili 200 metri prima del controllo come deciso dal Parlamento non ha suscitato grande sorpresa. Anche i politici che per primi si erano battuti per l’introduzione della novità sono certi che, alla fine, una soluzione per avvisare gli utenti della strada evitando le multe si troverà.
E ciò anche se il Dipartimento delle istituzioni ha appurato che la segnalazione degli apparecchi non educa ad una guida corretta e minimizza la prevenzione. Gli automobilisti, spiega Norman Gobbi, rispettano i limiti davanti ai dispositivi, ma immediatamente dopo si sentono di nuovo liberi di schiacciare sul gas.
Il relatore Fabio Badasci (Lega), esprimendo una certa sorpresa di fronte alla novità, e gli autori della mozione che ha suscitato il dibattito (l’UDC Marco Chiesa e il PPD Fiorenzo Dadò) ai microfoni della RSI si dicono comunque fiduciosi. Fiduciosi che il Governo sarà in grado di proporre una via pragmatica e rispettosa dello spirito della proposta approvata dal Gran Consiglio lo scorso aprile intitolata "Più prevenzione, meno cassetta".
Diem/CSI
CSI 18.00 del 20.09.16 - Il servizio di Alessandro Broggini
RSI Info 20.09.2016, 20:15
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