Verrà processato alle Assise criminali di Lugano il 24enne italiano che lo scorso mese di settembre rapinò la banca Raiffeisen di Lugano, in pieno centro. L’uomo, come noto, entrò nell’istituto poco dopo le 9.30, minacciò i dipendenti con una pistola, che poi si è rivelata giocattolo, prese in ostaggio un impiegato e si fece consegnare il 70'000 franchi.
Malloppo in mano, tentò la fuga, ma riuscì solo a svoltare l’angolo di Via Pretorio, poiché venne arrestato dalla polizia. Un gesto, ha dichiarato il giovane agli inquirenti, dettato dalla difficile situazione personale: senza lavoro e senza fissa dimora.
Pochi giorni fa il procuratore pubblico Paolo Bordoli lo ha rinviato a giudizio. Tentata rapina aggravata, presa d’ostaggio e infrazione alla legge federale sulle armi i capi di accusa. Il giovane, difeso dall’avvocato David Simoni, ammette i fatti ma contesta i reati. Rischia una pena dai due ai cinque anni.
Quot/bin
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