L’autore della tentata rapina di sabato a Novazzano il 26 dicembre scorso aveva tentato senza successo un colpo analogo proprio nel medesimo luogo, in via Marcetto. Allora, poco prima delle 20.00, era giunto al distributore con un complice e, sempre pistola in pugno, aveva trovato la porta chiusa a chiave dalla commessa che si trovava all’interno. Anche in quel caso uno dei due indossava un passamontagna.
Le testimonianze
Ieri la scena stava per ripetersi. Le testimonianze raccolte dal Quotidiano raccontano che il rapinatore ha provato dapprima al distributore di fronte, trovando però ancora la porta chiusa. È quindi risalito in auto e ha attraversato la strada puntando al negozio di fronte. Qui, invece, porta aperta e negozio vuoto. La commessa, infatti, era andata a portare la spazzatura. Al suo ritorno ha trovato quindi il rapinatore già lì.
Tutto succede sotto gli sguardi della polizia, appostata lì vicino con un autocivetta e due agenti in borghese.
Le accuse
L’uomo, lo ricordiamo, braccato, prende in ostaggio la commessa e, mentre tenta la fuga, viene raggiunto da un colpo sparato da un agente. Per questo motivo è ora accusato, oltre che per rapina, anche di sequestro di persona. A questo si aggiunge anche l’abuso di licenza e delle targhe, dato che sull’auto utilizzata c’erano targhe ticinesi rubate.
Proporzionalità dell’intervento
La riposta della polizia, che ha sparato all'uomo ferendolo ad una gamba, è stata proporzionale alla situazione; questo, almeno, stando ai primi accertamenti.
Quot/CSI/Red MM/ab
Dal Quotidiano:
CSI 18.00 dell'8.02.2016 - Il servizio di Romina Lara