Ticino e Grigioni

Riforma della polizia, la contrarietà dei Comuni del Luganese

Pollice verso alla nuova governance proposta dal Cantone, ma “aperti a più efficienti suddivisioni dei compiti e possibili sinergie”

  • Ieri, 17:51
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Una riforma che preoccupa gli amministratori del Luganese

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Di: Spi 

I Comuni del Luganese sono contrari agli “stravolgimenti organizzativi o strutturali” che comporterebbe la nuova governance prevista dal “Progetto Polizia Ticinese”. È quanto emerso dalla serata, tenutasi martedì a Cadempino, che ha visto riuniti oltre 40 rappresentanti della quasi totalità dei 44 Comuni della Regione III, tra sindaci e capidicastero sicurezza.

A dar conto dell’esito delle discussioni è Karin Valenzano Rossi, capodicastero a Lugano e presidente della Conferenza regionale consultiva sulla sicurezza della Regione III del Luganese. Una regione, si evidenzia nella nota, che conta quasi 150’000 abitanti e circa la metà delle risorse di polizia comunale.

I partecipanti hanno ribadito con chiarezza di “non voler entrare in merito a ipotesi di riorganizzazione e nuova governance, rimanendo invece in attesa delle risultanze su una migliore suddivisione operativa dei compiti delle PolCom e della PolCant, di quelli condivisi e delle possibili migliori sinergie”.

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Un giorno con la Polizia

Il Quotidiano 05.10.2024, 19:00

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