I numeri della disoccupazione non dicono tutto. Dietro le statistiche c'è la realtà delle persone e dalle cifre raramente si riesce ad estrapolare le cause per le quali una persona rimane senza lavoro. Non sempre la colpa è imputabile alla congiuntura. In molte circostanze le cause vanno ricercate altrove, nel percorso individuale delle persone. Persone delle quali si occupano diverse associazioni ed enti tra i quali la Fondazione Integrazione per tutti (IPT) una fondazione senza scopo di lucro che opera su tutto il territorio elvetico ed è presente anche a Lugano.
La Fondazione, creata nel 1972 su impulso di imprenditori romandi, è specializzata, spiega la direttrice Debora Banchini Fersini ai microfoni RSI, nel reinserimento professionale di persone in difficoltà di fronte al mercato del lavoro o lese nella loro salute. IPT offre una presa a carico individuale per un ritorno al lavoro rapido e duraturo in collaborazione con l’assicurazione contro la disoccupazione, l’assistenza sociale, l’assicurazione invalidità, l'assicuratore privato o il medico.
Un modello basato su una relazione reciproca fatto di uno scambio di conoscenze, di metodi, di sensibilità che funziona come testimoniato dal caso, tra i tanti, di Christiane. Ritrovatasi da un giorno all'altro senza lavoro a 60 anni ha rischiato che la depressione prendesse il sopravvento. Invece, tramite la Fondazione, ha ripreso consapevolezza del proprio valore, ha trovato i giusti stimoli e un impiego presso la Maxiposter di Manno, una azienda disposta ad assumere persone che vengono definite "difficilmente collocabili" e che ne ha tratto vantaggio, come conferma il titolare Gianmarco Galli.
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