E’ stata confermata in appello la condanna per omicidio colposo a carico del ginecologo locarnese che nel 2008 perse una sua paziente in seguito a un parto cesareo gemellare, alla Clinica Santa Chiara a Locarno.
Anche in secondo grado i giudici sono giunti alla conclusione che la donna avrebbe potuto essere salvata se fosse stata trasferita più rapidamente in un reparto di cure intense e fosse stata prestata maggiore attenzione alle trasfusioni di sangue.
L’impianto accusatorio è stato confermato integralmente, ma la pena ridotta: da 40 a 20 aliquote giornaliere da 430 franchi poiché, visto il tempo trascorso dai fatti, è stato violato il principio di celerità. Il medico può ricorrere al Tribunale federale.
RedMM/CSI