Il gruppo strategico costituito dal Governo per la concretizzazione dell’iniziativa popolare "Salviamo il lavoro in Ticino" accolta dai ticinesi il 14 giugno 2015, riunitosi lunedì sera a Bellinzona, ha deciso di redigere una bozza di testo di legge. E questo nonostante il fatto che per applicare l’introduzione di salari minimi manchi ancora la sentenza del Tribunale federale che deve esprimersi su un ricorso contro un’analoga iniziativa accolta nel 2011 dal Canton Neuchâtel.
Una decisione, questa, ha precisato il presidente del gruppo e direttore del Dipartimento finanze e economia (DFE), Christian Vitta, che "è determinante per capire i margini di manovra giuridici a nostra disposizione". La notizia è riportata dal CdT nella sua edizione di martedì.
Sono due le possibilità di declinazione del testo, e i suoi promotori, come pure le parti sociali, hanno tempo fino al 19 settembre per decidere per quale optare: da una parte un salario minimo unico generalizzato, dall’altra soglie minime differenziate a dipendenza dei settori.
mrj