Un'utopia nata negli ambienti della sinistra radicale di Zurigo, mezzo secolo fa, nel 1972, si è trasformata in un sogno che, poco dopo, è diventato realtà in cima alla Val Bregaglia. Esattamente a Maloja, dove dalla trasformazione di una vecchia fattoria isolata a 1'800 metri di altitudine (per arrivarci bisogna camminare 20 minuti) ha preso vita la Salecina, il centro autogestito di formazione e di vacanze creato dai coniugi Theo Pinkus e Amalie De Sassi con l'aiuto di tanti volontari e il coinvolgimento di alcuni personaggi famosissimi come Herbert Marcuse e Max Frisch. Volevano creare una casa di vacanze in montagna per persone con pochi mezzi e bisognose di sostegno. Un luogo pericoloso, secondo taluni, che fino al 1989 (al pari dei suoi ospiti svizzeri e stranieri) è stato tenuto costantemente sotto controllo dalla polizia per il suo spirito rivoluzionario. Vi si tenevano incontri di persone impegnate e attive politicamente, desiderose di riunirsi in un centro di sperimentazione per i movimenti progressisti, ecologici, di sinistra, femministi e di solidarietà.
A Salencina questo weekend si festeggia l'anniversario della fondazione con due giorni di di dibattiti, musiche, letture e convivialità. Cinquant'anni fa vi si respirava la voglia di cambiare il mondo. Un desiderio sempre vivo. Le priorità con il passare del tempo sono però in parte cambiate e negli ultimi anni l'attenzione della Fondazione proprietaria del centro si è concentrata sul cambiamento climatico.
Nel frattempo è cambiato anche lo sguardo che il mondo ha sulla realtà del centro dove gli ospiti partecipano alla gestione della struttura ricettiva e chi ha pochi mezzi può soggiornare a prezzo ridotto. Da luogo malvisto (agli inizi fu attaccato da alcuni abitanti dei dintorni e il futuro consigliere federale Rudolf Friedrich lanciò l'allarme perché sul camino sventolava una bandiera rossa) Salecina è diventata un esempio. Nel 2017 ha ottenuto il primo premio per la sostenibilità in ambito turistico di Cipra Svizzera. Nel 2022 è stata eletta la struttura ricettiva più sostenibile della Svizzera ottenendo il premio "Best of ibex fairstay 2022".