Apre martedì 22 ottobre il nuovo pronto soccorso della Clinica Sant’Anna di Sorengo, investimento necessario anche per rispettare i requisiti stabiliti dal Cantone, un servizio che opererà in collaborazione con le altre strutture ospedaliere. Non si tratta di un nuovo servizio, ma di un potenziamento che garantirà la cura di più pazienti rispetto agli attuali 2’500 all’anno.
La dottoressa Laura Uccella, medico responsabile del PS che dirigerà anche questa unità, ha accompagnato le telecamere della RSI nella visita dei nuovi spazi: quelli dedicati al triage, all’accoglienza del malato, dove vengono presi i dati anagrafici e dove si fa la valutazione dell’urgenza e all’interno dei tre box di cura. Uno singolo è dedicato alle persone che necessitano di un certo tipo di isolamento, magari perché affetti da patologie trasmissibili. In un altro box sono presenti due posti letto e un posto poltrona per cui, nel momento in cui il pronto soccorso fosse saturo - chiosa la dottoressa Uccella - se arrivasse un’urgenza, c’è anche un attacco per l’ossigeno ad aria compressa. Vi sono pure finestre che si possono scurire con un telecomando.
Pensando all’offerta sanitaria del Luganese, c’era veramente bisogno di un nuovo pronto soccorso? “Tra i requisiti cantonali per la pianificazione ospedaliera, ha riferito alla RSi Michela Pfyffer, direttrice della Clinica Sant’Anna, anche per avere i mandati che già oggi abbiamo, è importante avere un pronto soccorso. Fino a oggi avevamo il pronto soccorso specialistico di ostetricia, con questo nuovo inizio avremo invece un pronto soccorso che potrà prendere a carico una casistica più ampia. L’ambulatorio “visite urgenti” diventa grande, diventa il pronto soccorso che ancora di più risponde ai requisiti che ci sono richiesti dal Cantone in termini di struttura, di equipaggiamento e di personale”.