La medicina di base verrà mantenuta nelle sedi di Acquarossa e Faido. È questo uno degli indirizzi strategici della nuova pianificazione ospedaliera cantonale (POC) presentata giovedì a Bellinzona. L’atteso documento intende anche continuare a puntare a un ospedale unico di riferimento per la medicina somatico-acuta e altamente specializzata. Inoltre viene sottolineata la necessità di garantire ai pazienti ticinesi un'adeguata offerta ospedaliera visto l'invecchiamento della popolazione. Gli indirizzi presentati dal Consiglio di Stato sono basati sul previsto aumento della necessità di cure nei prossimi 10 anni.
Nel messaggio si legge che si vuole soprattutto continuare a favorire l’appropriatezza organizzativa e dei processi, ovvero continuare a prendere in carico il paziente al momento e al posto giusto. Secondo il Governo inoltre i costi del settore ospedaliero in Ticino sono sotto controllo, con un aumento della spesa cantonale per le ospedalizzazioni "solo dell'1,8%" (quello della spesa ambulatoriale e dei medicamenti arriva al 3,8%). "Il sistema sanitario ticinese funziona bene e ha dato ottima prova di sé anche in pandemia, rispondendo all’emergenza con competenza e flessibilità" viene sottolineato.
Reparti acuti di minore intensità
Per quanto concerne i reparti acuti di minore intensità si scrive che la soluzione già confermata nella Pianificazione anziani 2030 (+15 letti) è adeguata. La stima parla però di crescita e la POC prefigura quindi un ulteriore potenziamento di 30 letti, un'esigenza sentita in particolare nel Luganese. Andrà pure potenziato il settore della riabilitazione. Le criticità sollevate dalle sentenze del TAF sono inoltre state sbaragliate da una serie di modifiche legislative.
La POC precisa inoltre le prestazioni di interesse generale che verranno fornite dal solo Ente ospedaliero cantonale (EOC). Sono: i consultori di salute sessuale, il piano di messa in allarme dei servizi ospedalieri, la coordinazione dell’organizzazione espianti, la cartella informatizzata del paziente, i Centri di primo soccorso, l’Istituto pediatrico della Svizzera italiana, i contributi per attività di sostegno nel reparto pediatrico, per il centro di competenza malattie rare e per uno studio medico a Cevio.
Le incognite sono ancora molte ma una prossima sfida già attende il Dipartimento della sanità e della socialità (DSS): la pianificazione del settore ambulatoriale. L’orizzonte temporale è il 2025. Intanto il documento sulla pianificazione ospedaliera dovrà passare al vaglio del Parlamento e solo in seguito il Governo provvederà ad assegnare i compiti ai vari ospedali distribuiti sul territorio.
Ma come funziona la pianificazione ospedaliera fuori dal Ticino? La Confederazione punta su questo strumento per ridurre i costi della salute e rafforzare le sinergie tra gli ospedali. SEIDISERA ha approfondito il tema confrontandosi con l'esperto Michael Jordi, segretario generale della Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità. Ascolta l'intervista nell'audio qui sotto.
Ecco la nuova pianificazione ospedaliera
Il Quotidiano 23.03.2023, 19:00
È il giorno della pianificazione ospedaliera
SEIDISERA 23.03.2023, 18:14
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Notiziario 17.00 del 23.03.2023 - Ecco la nuova pianificazione ospedaliera
RSI Info 23.03.2023, 17:09
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