Ticino e Grigioni

Scoperto deposito di rifiuti tossici

La Guardia di finanza di Varese ha trovato in un capannone di Gallarate materiale mal conservato considerato nocivo per la salute dell'uomo

  • 28.01.2014, 10:12
  • 06.06.2023, 13:08
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  • archivio keystone

Trenta fusti di plastica e latte di metallo, contenenti sostanze tossiche custodite senza l’osservanza delle norme previste in materia (corrispondenti a circa 1'000 litri di veleni), sono stati scoperti e sequestrati dai finanzieri della compagnia di Varese, in un capannone di Gallarate gestito da una ditta incaricata del trasporto e stoccaggio di rifiuti.

I militari, sul luogo per controlli di natura fiscale, si sono trovati di fronte bidoni riempiti di fanghi industriali, acque di contatto, rifiuti organici, ma soprattutto contenenti “tetracloroetilene”, una sostanza classificata dalla IARC (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) come appartenente al gruppo 2A: cancerogeno per gli esseri umani.

Nessuna autorizzazione

Le particelle di questa sostanza nociva, a contatto con fonti di riscaldamento a fiamma libera o a incandescenza, si decompongono in fosgene e in altre sostanze estremamente tossiche per l’organismo umano. Le fiamme gialle hanno appurato che il trasporto, lo stoccaggio e lo smaltimento del materiale altamente nocivo avvenivano senza alcuna autorizzazione rilasciate delle competenti autorità, senza alcuna particolare precauzione per la tutela della salute e dell’ambiente e senza il rispetto delle più elementari norme di sicurezza in materia.

Il titolare dell'azienda è stato segnalato, con i pure i reati fiscali contestati, alla procura della Repubblica di Busto Arsizio mentre ora si cercherà di individuare la filiera illecita di rifiuti nocivi.

sdr

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