Lunedì, in Ticino, riaprono le scuole. Un momento molto atteso, su cui però gravitano domande e preoccupazioni a causa della pandemia. Cosa fare, ad esempio, se un bambino ha tosse e raffreddore? Occorre fare il tampone?
Lo abbiamo chiesto, al medico cantonale, Giorgio Merlani.
"Se un bambino non sta bene, non va a scuola, indipendentemente dal coronavirus. Quest’anno la pandemia renderà più difficile capire se il raffreddore di cui soffre il bambino è semplice raffreddore o Covid-19. In quest’ottica, il tampone può aiutare, ma i bambini hanno frequentemente disturbi associati a vari tipi di virus ed è molto improbabile invece che soffrano di coronavirus. L’ideale è tenerli a casa finché sono acutamente malati e quando si riprendono, 24 ore dopo vanno a scuola. Se invece ci sono sintomi più gravi o se questi continuano può essere utile far vedere il bambino dal pediatra e poi eventualmente effettuare un test".
Come si devono comportare i docenti?
"La cosa fondamentale è essere vigili ma nemmeno paranoici, non ogni colpo di tosse è un sospetto coronavirus, se invece ci sono sintomi più forti o duraturi può essere utile segnalarlo ai genitori".
In vista della classiche influenze stagionali, occorre vaccinare i bambini?
Vanno vaccinati quelli che hanno delle patologie pre esistenti che li pongono a rischio per un decorso grave. Per gli altri bambini non è necessario. Ricordo che non sono i bambini il motore principale del coronavirus, ma sono soprattutto gli adulti.
Tamponi ai bambini, non tutti sono d'accordo
Telegiornale 30.08.2020, 22:00