Il Consiglio di Stato ticinese ha reso noti mercoledì i sei enti pubblici o privati e le relative località che si sono candidati a ospitare la nuova sede del Museo di storia naturale. Si tratta della villa vescovile di Balerna, del sedime AMP di Bellinzona, degli spazi nella casa comunale di Claro, degli ex Hotel Milano e Hotel Suisse di Faido, dell’ex caserma di Losone e, a Lugano, dell’ex centrale elettrica di Gemmo e dell’ex Macello.
In una nota diffusa alla stampa, il Governo ticinese rimarca che alcuni di questi avevano già manifestato in passato il proprio interesse al riguardo e che i dossier saranno ora oggetto di approfondite analisi e valutazioni a vari livelli. Si va dagli aspetti logistici e funzionali ai costi d’investimento, senza trascurare i tempi di realizzazione.
Sulla base dei risultati delineatisi al termine delle verifiche, il CdS affiderà alla Sezione della logistica il compito di proporre uno studio di fattibilità riguardante la nuova ubicazione della struttura museale.
EnCa