Reportage

Sempre più bollicine alla ticinese

Il mercato degli spumanti è in piena espansione con oltre 20 cantine che li producono - I prezzi? Una bottiglia di “metodo classico” costa dai 30 franchi in su

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Bollicine alla ticinese

Falò 17.12.2024, 20:45

Di: Roberto Bottini e Leonardo Colla (Falò) 

Secondo una recente ricerca pubblicata da Agroscope, il mercato degli spumanti in Svizzera è in piena espansione ed è cresciuto negli ultimi 20 anni del 57%. Per lo studio, sugli scaffali dei supermercati dominano ancora prosecco e champagne. Tuttavia, molte cantine svizzere hanno fiutato l’affare e si stanno lanciando nella produzione di spumanti, sempre più richiesti dai consumatori. Il Ticino non fa eccezione: sono infatti una cinquantina le cantine del cantone con una produzione significativa di bollicine. Un’effervescenza che ha portato alla nascita, un paio d’anni fa, dell’associazione spumantisti ticinesi, il cui obiettivo è disciplinare la produzione, impegnandosi a trasferire interamente in Ticino il complesso processo di vinificazione che in molti casi veniva fatto in Svizzera interna.

Spumanti con alle spalle già una lunga storia

Eppure, a ben guardare, gli spumanti nostrani hanno già alle spalle una lunga storia: è stato infatti Cesare Valsangiacomo, 41 anni fa, a produrre a Mendrisio il primo spumante metodo classico (lo stesso dello champagne) con uve merlot. Un pioniere che ha tracciato una strada oggi imboccata con creatività e passione da altre cantine. Gli esempi interessanti non mancano. A Coldrerio, Enrico Trapletti produce cinque etichette, 10’000 bottiglie, pari al 30% della sua produzione, un record a livello cantonale. Passando al metodo charmat, lo stesso del prosecco, è Angelo Delea, con il suo Charme imbottigliato per la prima volta nel 1995, il re del mercato con oltre 75’000 bottiglie, vendute a 16 franchi e 90 centesimi. Nei primi anni, Delea era arrivato a smerciarne più del doppio, ma la concorrenza del prosecco, venduto alla metà del prezzo, è difficile da battere.

Spumanti dai 30 franchi in su

A proposito di prezzi, i nostri spumanti metodo classico costano dai 30 franchi in su. Chi li compra, spiega Uberto Valsangiacomo, presidente della Commissione Ticinowine, è perché trova nel nostro spumante, vinificato in bianco con uve merlot, un prodotto diverso: “Il Merlot non avrà mai la struttura, il corpo di uno champagne, ma sicuramente se parliamo di freschezza e piacevolezza, abbiamo qualcosa da dire.” E infatti tutte le 3’500 bottiglie del suo Diadema vengono vendute senza problemi. Successo analogo anche per l’azienda Bianchi di Arogno. Le 2’500 bottiglie di Mara, vinificate con uve rosé cabernet sauvignon, non riescono a soddisfare le richieste. Ma non è tutto, perché questa azienda produce 290 bottiglie di Marà del Lago lasciate invecchiare per un anno, a 25 metri di profondità, nelle acque del Ceresio. Qui, malgrado un prezzo di 85 franchi la bottiglia, per un vino unico in Svizzera, bisogna prenotarsi con mesi d’anticipo.

Un successo trascinante quello di questa piccola azienda, rigorosamente biologica, che oggi spumantizza il vino di una decina di altri produttori ticinesi. Segno che le bollicine nostrane piacciono sempre di più. Merito di chi, come Cesare Valsangiacomo, 41 anni fa ha tracciato la strada, ma anche di chi, venendo dopo - e sono sempre più - ha deciso di percorrerla con creatività e passione, proponendo dei prodotti locali sempre più apprezzati dai consumatori.

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